Progetto di recupero di un edificio rurale a scopo abitativo
L’obiettivo del progetto è stato il recupero, allo scopo abitativo, di un edificio rurale abbandonato che si trova nel Comune di Loiano (BO) in località “la Fonte” nella frazione di Quinzano, in cui è rilevante la presenza di edifici tipici della montagna bolognese, con i muri in sasso, i solai in legno, i tetti in cotto, il cui aspetto architettonico e’ particolarmente interessante.
L’edificio è costituito da tre grossi volumi:
- il primo più consistente (in muratura di sasso) comprende l’abitazione e la stalla con il deposito
- un secondo volume di minore grandezza (in muratura di sasso al piano terra e in muratura di mattoni al piano superiore) ospita il fienile
- due superfetazioni di ridotte dimensioni, entrambe in sasso, ospitano il forno e la ex-porcilaia
L’edificio non presenta singoli elementi di particolare pregio architettonico, ma nel complesso rivela una uniformità tipologica e stilistica che ne caratterizza l’aspetto estetico.
STATO INIZIALE
A prima vista appariva evidente la scarsa manutenzione che il manufatto aveva subito negli ultimi anni, frutto di un progressivo abbandono sia dal punto di vista abitativo che da quello lavorativo.
Osservando le facciate erano evidenti alcune alterazioni subite nel tempo, evidenziate da alcuni tamponamenti di finestre. Tali alterazioni sono del resto tipiche e molto frequenti in questo tipo di edifici che, nel corso della loro vita, mutavano molto spesso aspetto a seconda delle diverse destinazioni d’uso che si aggiungevano o che si dismettevano nelle singole parti dell’edificio stesso.
Gli infissi in legno sono di ridotte dimensioni tranne una grande apertura, tamponata con assi in legno, in corrispondenza del fienile che presenta anche le tipiche feritoie realizzate tramite l’interruzione della muratura di mattoni, classico metodo adottato per far sì che il fieno “potesse respirare”.
All’interno tutti i solai dei piani superiori sono in legno. Al piano terra i pavimenti erano in marmette nell’abitazione, in cotto nella stalla e in cemento nell’autorimessa. Ai piani superiori i pavimenti sono in assito di legno.
Tutto il tetto in cotto.
PROGETTO
Come già accennato, il progetto è finalizzato essenzialmente al recupero, allo scopo abitativo, dell’edificio rurale oggi abbandonato.
Tutto il progetto, che si è basato sul presupposto del rispettato il più possibile degli elementi tipologici, strutturali e formali dell’edificio, è consistito nella realizzazione di 10 alloggi di varia dimensione, monolocali e bilocali, distribuiti sui tre livelli esistenti.
La scelta di queste due tipologie di alloggio è derivata dalla volontà di non parcellizzare i grandi ambienti oggi esistenti che rimangono pressoché invariati.
Per il collegamento dei tre piani esistenti, oggi accessibili da scale a pioli, si è individuata una ristretta area, il più baricentrica possibile all’edificio, per l’inserimento di un’adeguata scala comune di accesso a tutti gli alloggi serviti.
Tutto l’intervento si è posto l’obiettivo di rispettare il più possibile gli elementi formali dell’edificio anche attraverso l’utilizzo di materiali e tecniche locali e la salvaguardia dei manufatti esistenti.
Nei prospetti sono rimasti invariati i materiali esterni: il sasso locale e il mattone per la muratura, il coppo per il tetto e il legno per gli infissi.
E’ stata salvaguardata della grande apertura del fienile caratterizzata dalla travatura “a V” capovolta al primo piano, con un grande infisso, in parte apribile e in parte no, fornito di frangisole, la scansione ritmica di questo infisso continua anche al piano terra, dove è stato inserito l’ingresso comune all’edificio.
Tutte le scale e tutti i solai sono in legno, materiale già ampiamente presente nella costruzione, di facile inserimento estetico e tipologicamente coerente con l’edificio.