Progetto di recupero di edifici colonici
Gli edifici in oggetto fanno parte di un nucleo di addensamento di edifici colonici collocato alla convergenza di due fossi.
I terrazzamenti, che costituiscono la struttura delle pendici collinari, determinano le direttrici che generano la struttura dell’insediamento, caratterizzato pertanto come addensamento di edifici all’interno di una struttura verde a parco con alberi di alto fusto. La destinazione a parco fa si che prevalgano specie sempreverdi che tendono ad occultare gli edifici.
Si ritiene che le opere a variante, di cui si chiede concessione, non comportino rilevanti alterazioni alla situazione in essere, e producono una miglioria estetica nel costituire un completamento di riferimento tipologico, mantenendo altresì inalterato l’inserimento dell'edificio nella struttura paesistica esistente.
La proprietà è costituita da un aggregato di edifici ad uso residenziale sviluppatosi nel tempo dall'edificio originario (che probabilmente una volta costituiva la stalla di un podere più grande) per successive giustapposizioni di volumi senza soluzione di continuità (i volumi sono contigui). L'aggregato comprende tre unità immobiliari di cui due nell'edificio originario identificato dal numero civico 8/2° e una terza nei corpi di fabbrica successivi. Le unità hanno in comune la corte, la piscina e un'autorimessa.
Non si prevedono sostanziali variazioni alle caratteristiche dei materiali e dei colori.
Per motivi di sicurezza, tutte le aperture sono fornite di inferriate alla bolognese fisse o ad ante apribili.
Si prevede di sostituire gli scuri con delle inferriate alla bolognese nelle porte-finestre del soggiorno al piano terra.
La preesistente canaletta, lungo la cavedagna, larga cm. 30 per lo scorrimento delle acque piovane, sarà rivestita in cubetti porfido
Tutte le pavimentazioni esterne saranno realizzate in porfido.
La scelta di questo materiale naturale è dovuta al suo ottimo inserimento paesistico.