Progetti Edifici Pubblici
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Restauro campanile - Chiesa dei SS. Filippo-Giacomo
Il campanile della Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo a Bologna fu costruito nel 1766 su progetto dell’architetto Bernardo Corsini, è una costruzione a pianta quadrangolare di circa 4 mt. di lato e alta intorno ai 30 mt..
Tutto l’intervento progettuale è stato finalizzato soprattutto al ripristino dell'uso delle campane del campanile, danneggiato dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, e dopo di allora usato pochissime volte per via precauzionale.
Si sono realizzate due diverse progettazioni: progetto architettonico e progetto strutturale.
Il progetto architettonico si è posto due obiettivi:
- recuperare la bellezza originaria del campanile e proteggere meglio la struttura muraria dagli attacchi degli agenti atmosferici;
- rendere più agevole l'accesso alla torre campanaria.
Restauri esterni
Architettonicamente i prospetti si presentano con un disegno molto semplice. I decori delle facciate sono ottenuti tramite la modanatura dei mattoni, componendo così un semplice effetto di rilievi.
Nelle quattro facciate, si era subito constatato come l'intonaco, che originariamente rivestiva l'intero campanile, nelle limitate zone in cui permaneva, era in condizioni precarie, nei prospetti nord ed est era ormai completamente distaccato e, nelle zone in cui è ancora presente, era evidente la sua precaria adesione alla muratura, indice dell'imminente distacco.
Per tale motivo si e' provveduto a commissionare una analisi stratigrafica dell'intonaco sia dal punto di vista mineralogico e granulometrico, che da quello delle coloriture.
In sintesi, dai risultati delle analisi si è riscontrato che l'intonaco originario è costituito da un legante di calce e da un aggregato sabbioso con una piccola aggiunta di coccio pesto, mentre la finitura cromatica era costituita da un piccolo strato rosato di carbonato di calcio e poca ocra rossa.
Dalle conclusioni delle analisi risultava che tutti gli strati di intonaco a contatto con la muratura presentavano una scarsa coesione con la muratura stessa. La composizione del nuovo intonaco ha le caratteristiche tecniche del tutto simili, sia nella composizione che nella cromia, a quella dell'originario.
Per quanto riguarda il tetto si è realizzato un riassetto generale della struttura nonché una riposizionamento generale di tutti gli elementi coppi ed embrici al fine di prevenire possibili future infiltrazioni d'acqua.
Constatata l'importanza delle persiane, presenti in tutti i quattro lati della cella campanaria, preservando il campanile dalle pericolose infiltrazioni dell'acqua piovana, si è realizzata un'opera di manutenzione recuperando l’originario colore verde.
Restauri interni
Il sistema dei collegamenti verticali nel campanile è alquanto diversificato nelle tipologie utilizzate. Una scala in muratura, esterna al campanile, collega dal piano terra al piano rialzato e da questi al primo piano; al secondo ed al terzo solaio si accedeva tramite due scale in legno molto ripide e pericolose nell'uso; da qui alla cella campanaria si giunge per mezzo di una rampa di scale in muratura che gira intorno al muro perimetrale e sostenuta da archi rampanti.
Il più rilevante intervento architettonico all'interno del campanile, su preoccupata richiesta degli utenti, e' stata appunto la sostituzione delle prime due rampe di scale a pioli in legno che conducono al secondo e al terzo piano, in quanto erano difficili e pericolose da percorrere, sia in salita che in discesa. Sono state quindi sostituite con una scala a chiocciola, il cui dimensionamento è stato il più limitato possibile sia per statici che architettonici, in quanto bisognava realizzare un ampliamento del foro d'accesso nelle volte a vela.
L’installazione della scala a chiocciola ha migliorato sia la fruibilità che la sicurezza nell'accesso al campanile.
Si è realizzato inoltre il riassetto generale dei pavimenti in cotto del primo del secondo e del terzo solaio, dell'assito in legno del solaio della cella campanaria, e la sostituzione del pavimento a marmette al piano rialzato con lo stesso tipo di cotto utilizzato nei solai superiori.
Il progetto strutturale si è posto soprattutto obiettivo del riuso delle campane a seguito della travagliata storia della torre campanaria.
Dopo aver constatato uno sfalsamento della volta a crociera nel piano rialzato rispetto all'asse del sovrastante muro perimetrale della facciata nord del campanile, si è ritenuto opportuno un intervento strutturale consistente nella costruzione di due strutture in acciaio di sostegno in corrispondenza con lo scarico delle volte a crociera nel piano rialzato, allo scopo di far meglio sopportare, a tutta la struttura muraria del campanile, le sollecitazioni provocate dalle campane durante la loro oscillazione.
Come già accennato in precedenza, per migliorare la sicurezza d'uso del campanile, si è reso necessario sostituire le due scale in legno con altrettante del tipo a chiocciola e la realizzazione delle quali ha comportato un limitato ampliamento del foro d'accesso nelle corrispondenti volte a vela interessate, realizzando i necessari interventi dal punto di vista strutturale.
Dalle analisi degli elementi in legno presenti nel campanile, e in particolare l'incastellatura di sostegno delle campane, è risultato che tutto il legname si presentava in un buono stato di conservazione. Su tutti gli elementi in legno sono stati quindi effettuati i normali interventi di manutenzione preventiva con specifici prodotti.